Non è un termine che troviamo nei programmi educativi,eppure ogni giorno ne siamo a contatto, facendo esperienza di vita quotidiana con i bambini e la bellezza.
La bellezza è un aspetto significativo, utile per favorire e dare valore all'educazione bambino; l'essere umano sperimenta questa emozione da subito,cioè dal suo primo ingresso nel mondo...volge lo sguardo intorno a sé...in un continuo osservare, toccare tutto quanto cade sotto i suoi sensi, dietro la spinta di una curiosità mai del tutto appagata; tutto è nuovo e tutto lo attrae.
A volte paura, spavento, altre volte incanto stupore, quindi si può affermare con tutta certezza che nella natura che si circonda noi contempliamo le manifestazioni della bellezza;
COSA VEDIAMO?
Tre aspetti catturano la nostra attenzione: La sua potenza, la sua gratitudine, la sua bellezza. Si affaccia alla nostra mente l'immagine di un prato fiorito, di un ciliegio in fiore, di un cielo stellato,di un tramonto infuocato, di un paesaggio autunnale,di una catena di monti innevati...ci facciamo avvolgere come per incanto da tale bellezza.
Con l'affinarsi della sensibilità e il maturare dell'intelligenza si è in grado di apprezzare sempre più la bellezza e le sue molteplici manifestazioni.
Significative le parole di S.Agostino”La bellezza non è altro che l'amore,l'amore non è altro che la vita. Quindi, se vuoi vivere,AMA.. SE AMI SEI BELLO.
Se questa bellezza manca,allora tu non vivi,hai solo l'apparenza della vita, ma non vivi dentro di te”.
Un' altra espressione di bellezza è espressa dal corpo umano: misterioso e straordinario, un autentico microcosmo di bellezza...nasce,ride,corre,rapisce, incanta ; e ancora S.Agostino dice:”Non esisterebbero cose belle se non derivassero da te”...Egli è la bellezza così antica e così nuova.
LA BELLEZZA E' IMPORTANTE NELL'EDUCAZIONE?
Si , è di notevole importanza, perchè l'uomo è fatto per tutto ciò che è vero,buono e bello quando si incontra la bellezza , ci si sente lieti nello spirito,evita di soffocare l'emozioni affina il gusto, ingentilisce l'animo...la bellezza arricchisce la vita interiore. Diremmo, quindi, che l'incontro con essa diventa esperienza favorevole , anzi indispensabile per un completo e armonico sviluppo della personalità infantile.
I sentimenti che vengono arricchiti, e che sono fondamentali per la vita sono: la meraviglia ,la gratitudine , la curiosità.
Educare il bambino a meravigliarsi ,significa introdurlo pian piano e in modo naturale nella realtà, al fine di sviluppare abilità e competenze,quest'ultime aiuteranno il bambino a ricercare le cause e le spiegazioni di ciò che avviene sotto i suoi occhi...
Riflessione: Pensiamo al clima culturale contemporaneo, ai trionfi della scienza e della tecnica..hanno convinto l'uomo che la natura deve sempre più servire ai suoi bisogni e soddisfare i propri interessi. Con l'avanzare della civiltà, attraverso la l'impoverimento economico-sociale e lo stress di vita che, chi più e chi meno sta vivendo, declina il senso della meraviglia , della gratitudine, della curiosità.
Questi sono sintomi di malessere sociale, un allarme al nostro modo di vivere oggi.
L'umanità non è destinata a perire per mancanza di conoscenza , ma soltanto per mancanza di apprezzamento.
La bellezza della verità cercata e scoperta,più in generale, della vita buona; non solo dire e commentare le brutture del nostro mondo...ma diventa necessario irradiare la bellezza di ciò che è vero e giusto nella vita, perchè solo questa rapisce.
EDUCAZIONE MORALE
L'infanzia è l'età del piacere, quindi è su questo che si deve impostare l'educazione, Platone diceva: “L'educazione consiste nell'ottenere piacere e amicizia, dolore e odio, nascono nei piccoli,conformemente all'ordine.”
Aristotele conferma:” Occorre fin dall'infanzia essere guidati e trovare gioia e dolore là dove sono. Queta è la vera educazione. Portare i piccoli, a scoprire i iaceri spirituali, in modo che in futuro non si cada all'attaccamento materiale e ai piaceri corporali”.
Il piacere del “dovere” compiuto ; un lavoro ben eseguito, un gesto buono verso altri bambini, un comportamento onesto e sincero verso la verità; a lungo cercata e finalmente trovata.
I lavori fatti nella scuola dell'infanzia sono prove di carattere e non solo d'intelligenza; l'educazione infantile, tra i suoi tanti scopi fondamentali, ha anche quello di far scoprire ed apprezzare i piaceri della bellezza morale, cioè le virtù “ se ami sei bello” . Quando i bambini si esprimono, rivolgendosi alla maestra, con delle frasi tipo “ Maestra ti voglio bene!” oppure “ Quanto sei bella!”, essi non si soffermano all'apparenza, ma esprimono il sentimento che in quel momento la maestra è riuscita a comunicare loro o a far vivere loro.
Adulto – educatore, genitore – insegnante a cui manca la sensibilità di accettare ciò che è bello, di meravigliarsi, di non essere grati o curiosi di verità... ad incantarsi di fronte ad una meraviglia della natura. Se non riesce in questo, come fa a comunicarlo?
Per evitare l'atrofia emozionale e coltivare la vita dello spirito per in benessere umano, sono necessarie alcune attenzioni:
- Darsi del tempo e rallentare il ritmo della nostra esistenza;
- imparare a riposarsi;
- Coltivare relazioni interpersonali;
- Riprendere le piccole gioie quotidiane;
- Coltivare la lettura;
- Vigilare sull'inquinamento acustico e visivo ( spettacoli da emozioni shock etc.);
La vita moderna, nonostante i suoi indiscutibili vantaggi e aspetti positivi, è esposta a rischio... cioè eccesso di stimoli e di scelte.
In questa atmosfera siamo spinti ad abbandonare le emozioni contemplative, la frenesia prevale sul raccoglimento, il veleno dell'intemperanza rode la nostra interiorità.
Sempre più eccitazione, agitazione, furore e stress, parole della nostra epoca; quindi non ci emoziona più lo sguardo di un bambino, il frusciare del vento tra gli alberi, il canto di un uccello, lo scorrere di un fiume, il contenuto di una poesia, la contemplazione di un quadro; per chi è appassionato di emozioni shock, tutto ciò è privo di fascino.
La vita infantile è strumentalizzata.... balletti televisivi, videogiochi, grandi spettacoli, feste frenetiche, musica agitata, sport a rischio, deliri collettivi.
Tutto questo porta l'animo a divenire indisponibile per la bellezza del mondo. I computer sono gli svaghi infantili e, forse, anche quelli degli adulti: la sensibilità diventa tecnicodipendente.
La contempalzione alla bellezza porta gioia autentica e profonda: se si accetta, c'è un prezzo da pagare, si chiama “rinuncia”...si resite all'impulso di strappare un fiore, di rinunciare a cose di cui potremmo fare a meno e a dire a una bella ragazza “ ti voglio” et c..
Rinunciamo tutti a qualcosa per il bene dell'umanità che oggi si chiama “BAMBINO”?
Tutti insieme, a gran voce, “RINUNCIAMO”!